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1.2.6. Guerra in Etosfera

L’arma tradizionale delle donne è la loro lingua” scriveva Germaine Greer7 e dal momento che non ne è stato usato nessun altro bisogna ammettere, almeno a titolo di congettura, che quello sia davvero lo strumento fondamentale, se non l’unico, che hanno adoperato. Con le parole dunque, e forse solamente con esse, il femminismo avrebbe cambiato l’intero Occidente e intenderebbe cambiare il mondo. 

Sembra impossibile che con segni sulla carta e suoni nell’aria si possa anche solo sognare di fare tanto eppure non mancano i precedenti. Il Cristianesimo, radice e struttura profonda della nostra Civiltà, è il parto di due predicazioni, quella di Cristo e quella di S. Paolo. “Andate ad annunciare la Buona Novella”, fu questo il mandato. Gli Apostoli e S. Paolo non hanno usato altre armi che questa per conquistare (e secondo alcuni rovinare) l’Impero di Roma. Hanno predicato ed hanno allevato schiere di predicatori, li hanno mandati nel mondo a parlare, a propagandare la nuova Fede. Parole. Con le parole Martin Lutero raccolse attorno a sé il mondo del Nord che odiava Roma, le spade dei principi tedeschi vennero dopo. 

Predicazione e propaganda. Il socialismo prima, il marxismo-leninismo poi, conquistarono le masse operaie con una immensa opera di propaganda, indefessa, capillare, massiccia. Uno che se ne intendeva, forse il più grande dei malvagi, disse: “Tutti i grandi cambiamenti del mondo sono dipesi dalla parola”, si tratta di Adolf Hitler e non pare si sia sbagliato. Non sbagliò perché con le parole non si danno solo dimostrazioni, non si forniscono solo prove razionali, ma si raccontano storie, si rappresentano scenari, si narra il passato e si prefigura il futuro ed è da queste immagini che gli esseri umani sono mossi, sono questi racconti ad agitare i sentimenti, opera rispetto alla quale il più perfetto dei sillogismi è del tutto impotente. Gli scenari evocano la paura, ricordano i debiti e le colpe, rappresentano il possibile, forniscono speranza, scuotono le viscere con l’odio e con l’amore, istigano e muovono all’azione. Poiché le donne non hanno “mosso le mani” e non vediamo intorno a noi distruzioni né saccheggi né sangue, devono aver combattuto con l’unica arma a loro disposizione, la lingua. Se non fosse così non potremmo spiegare come mai anziché conquistare il potere con le armi abbiano conquistato le armi con il potere. 

Per far ciò hanno costruito tutte insieme, e senza prendere accordi, una grande epopea che parla del passato, del presente e del futuro e l’hanno raccontata agli uomini con ogni mezzo, ogni giorno, in ogni luogo.

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