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3.8c.7 La regina è nuda

Ed ecco la Grande Obiezione: “E’ un delirio, un’allucinata follia! Niente è vero di tutto questo perché i princìpi e i valori del femminismo sono precisamente la negazione di tutto ciò!”. Se non sono princìpi e valori del femminismo si dovrà dedurne che quel che sta accadendo deriva dai valori e rappresenta obiettivi del maschilismo. Chi disprezza gli uomini? Il maschilismo. Chi specula sugli uomini? Il maschilismo. Chi li colpevolizza, li vilipende, li proclama inutili e li intimidisce? Il maschilismo. Chi sottrae loro i figli, chi li manda in prigione? Il maschilismo. Chi nega la verità del racconto maschile? Chi impone paternità non volute, chi li ricatta negli affetti? Chi può insegnare l’odio contro gli uomini? Il maschilismo. 

Il fatto è che con queste parole abbiamo messo le mani nelle mutande del femminismo ed è ragionevole che gridi alla molestia. Non si pretenderà che vada in giro a mostrare le sue vergogne, a svelare i dogmi inconfessabili su cui si fonda, negazione diretta, sistematica, persino irridente dei princìpi di rispetto, di amore, di solidarietà, di pace, di parità, di libertà, di comprensione, di empatia, di disinteresse con i quali deve camuffare la volontà di rivalsa, il disprezzo dell’Altro, la voglia di potere senza responsabilità, la difesa degli antichi privilegi e la brama di nuove conquiste, la fame di denaro e di gloria da ottenere usando l’antica arma e incassando le cambiali dei torti veri e presunti subiti nel passato. Non si pretenderà che chi colpevolizza dichiari di colpevolizzare, che chi spregia affermi di spregiare, che chi odia ammetta di odiare. 

E’ una verità innegabile che molti di noi hanno creduto ai princìpi proclamati dal femminismo. Abbiamo ammirato le belle forme e gli splendidi vestiti della Donna Liberata che prometteva lealtà e amore, rispetto e ascolto, dignità ed onore per tutti, relazioni senza paura, rapporti senza secondi fini, condivisione del potere e delle responsabilità, uguali diritti e uguali doveri, pari valore e pari dignità. Ci abbiamo creduto; era l’ultima illusione di una generazione ingenua, l’ultimo Muro che doveva crollare ed infine è crollato. L’incanto si è spezzato, la regina è nuda.

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