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3.2.5 Nascita del femminismo contemporaneo

Fissare una data nell’evoluzione storica è sempre cosa in qualche modo arbitraria e criticabile ma al tempo stesso necessaria per segnare un prima e un dopo tra gli eventi e registrare il fatto che i mutamenti ad un certo punto maturano e nuovi caratteri danno la loro impronta a nuove epoche. Benché il femminismo descriva se stesso come un movimento di antica data, in qualche modo esistito da sempre nel senso che da sempre le donne hanno dovuto lottare contro la tendenza prevaricatrice maschile, si può indicare nel 1949 la data di nascita del femminismo contemporaneo, anno in cui Simone de Beauvoir pubblica Il secondo sesso, opera che segna, per varie ragioni, uno spartiacque nella storia del movimento. La pubblicazione di questo saggio è contestuale a quel nuovo stadio del sistema industriale che porterà nel giro di pochissimi anni alla nascita della società postindustriale la quale evidentemente sta già maturando, invisibile, nei paesi più avanzati, Usa in testa. Ma altri fatti sono coevi al sentire e quindi al pensiero della de Beauvoir. 

La c.d. ‘società dei consumi’, novità storica assoluta, nasce in quegli stessi anni e risponde, particolare che forse può sfuggirci, ad una prospettiva esistenziale coniugata seccamente sul piano materiale, tanto vicina a quell’ “introdurre ed espellere” che rappresenta così tanta parte della vita infantile e del rapporto madre bambino. Datare alla metà del XX Secolo la nascita della società dei consumi sembra una scelta di comodo mirata a suggerire artatamente una coincidenza inesistente specie se si considera che il mondo era appena uscito dal secondo conflitto ed in gran parte dei paesi coinvoltivi c’era, se non fame, penuria. Ma fu il 1951 l’anno in cui se ne percepì per la prima volta l’avvento e ciò avvenne ad opera di Claude Levi Strauss il quale intravide le forme della neonata creatura in occasione del Natale francese di quell’anno, e, pur senza chiamarla col nome attuale, la denunciò.i Il grande saggio della de Beauvoir esce dunque mentre l’Occidente sta avviandosi a partorire la società postindustriale ed il sistema consumista. Un parto gemellare. Tra i tanti prodotti che lo trasformeranno in quella che è stata definita ‘democrazia economica’ figurano la diffusione della radio a livello di massa nonché la nascita e lo sviluppo della televisione, i due maggiori veicoli della parola, strumento essenziale della predicazione e della propaganda, mezzi il cui ruolo nell’espansione del femminismo è capitale.

i C. Lévi-Strauss, Razza e storia, Einaudi, Torino 1967, pp. 245-264.

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