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2.3.10 Voto

In ogni paese del mondo le donne hanno ottenuto il diritto di voto dopo gli uomini, in Nuova Zelanda alla fine dell’Ottocento, in Svizzera nel 1970. Tra questi due poli si collocano tutti gli altri Stati (Italia 1946). Questo tema, già riportato con grafici e tabelle sui testi delle superiori a significare quel che deve, è un fatto che viene ricordato agli uomini ad ogni occasione da quarant’anni. Poiché i numeri e le date parlano chiaro non vi è ragione per non rimemorarlo senza tregua alle generazioni maschili da qui sin forse all’eternità. E’ un passato che non deve passare, non vi è infatti ragione per la quale anche questa cambiale non debba venire incassata un numero infinito di volte.i
i Un altro luogo comune è quello secondo il quale gli uomini, sino a cent’anni fa, credevano che le donne non avessero l’anima. Si fa risalire tale convinzione talvolta alla filosofia antica, tal altra a quella medievale benché un’esplicita affermazione in tal senso si ritrovi per la prima volta in uno scritto del letterato Valens Acidalius pubblicato postumo a Lione nel 1647 e subito messo all’indice da Papa Innocenzo X. Attribuire al Cristianesimo tale prospettiva è tesi meno che ridicola, basti pensare al ruolo di Maria Immacolata (che già insospettì San Bonaventura e Alberto Magno) o all’avvertimento di Cristo secondo cui ladri e prostitute precederanno i sedicenti ‘buoni’ nel Regno dei Cieli.

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