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3.6.8 Relazione e prostituzione

Il sesso mercenario è caratterizzato dal fatto che tra i due non si instaura alcuna relazione e questo aspetto è costitutivo di quel genere di rapporti crudamente ritagliati sugli interessi maschili (così sembra, fin qui), rapporti che sono e devono restare gelidi dal punto di vista affettivo pena la loro trasformazione in qualcos’altro e che sono ovviamente fine a se stessi. Il fatto che il denaro sostituisca la relazione fa sospettare che questa sia il prezzo che deve essere pagato e che i maschi lo paghino anche laddove pare loro di non pagare nulla cioè nei rapporti coniugali. La prostituzione è l’incontro nel quale la relazione viene sostituita interamente dal denaro, se invece pur essendovi scambio economico l’incontro avviene all’interno di un rapporto dotato di una qualche continuità, di una relazione per quanto breve, allora il giudizio di esecrazione e di condanna contro gli uomini che vi ricorrono evapora e scompare. 
 
Se io spendo per le strade della mia città trecento euro in un week-end di sesso a pagamento sono sfruttatore e puttaniere, se invece offro ad una donna una tre giorni a Parigi spendendo cinque o dieci volte tanto, il giudizio su di me cambia profondamente perché ho bensì avuto del sesso a pagamento ma pur sempre all’interno di una relazione per quanto breve e limitata. Cambia la valutazione morale e cambia anche quella estetica. Mentre nel comprare il sesso per la strada in qualche modo mi abbasso e mi sporco, nell’acquistarlo con un week end nella Ville Lumière accade il contrario tanto che mentre mi vergognerei di esser beccato a pagare la polacca sul marciapiede non avrei imbarazzo nell’incontrare degli amici in un prestigioso ristorante parigino in compagnia della medesima donna. 
 
Anche la diversa reazione femminile rispetto ai due tipi di commercio depone nello stesso senso. Per una donna legata ad un uomo altro è sapere che costui è andato per le strade altro che si è portato a Parigi una donna in un falso viaggio d’affari. Nel primo caso si è trattato semplicemente di un coito, nel secondo già si adombra l’idea di una relazione, sia pur brevissima, ed è questo aspetto che pesa nella valutazione del fatto e che lo trasforma in ‘tradimento’. E’ vero che il femminismo ha insegnato alle donne a considerare tradimento anche il sesso da strada con il duplice fine di trovarne motivo di imputazione nelle cause di divorzio, sul piano individuale, e di denuncia dell’universale tradimento maschile sul piano generale, ma la pressione femminista in questa direzione non ha ancora modificato la valutazione dei due fatti che sono tuttora percepiti e valutati dalle partner in maniera profondamente diversa, come se la cosa più importante per esse fosse la relazione e non il sesso.

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