Le attività aggiuntive causate dalla presenza maschile non formano che una piccola parte del tutto, artatamente accresciuta però da quello standard femminile del pulito del quale agli uomini importa poco o nulla, dal quale anzi non raramente sono infastiditi. Certo, Sherlock Holmes era in grado di stabilire se un uomo viveva da solo dando una fuggevole occhiata allo stato dei suoi abiti ma se gli uomini non dedicano energie e cura a questo aspetto del vivere ciò significa solamente che per essi non è importante e cosa sia importante per gli uomini dovrebbero deciderlo gli uomini.
Quella della casalinga è una professione lautamente remunerata. Poiché più della metà del reddito maschile va alla donna la stessa quota del lavoro della casalinga dovrebbe essere svolta esclusivamente per l’uomo, per compensare le cose e ben più di questo per poter parlare almeno di una quota di prestazione non remunerata. Quanto all’ammontare di questo “reddito inesistente”, esso varia in funzione di quello di lui perciò la moglie dell’imprenditore di successo è pagata come se essa stessa lo fosse e quella del dirigente come se lei stessa avesse raggiunto quella posizione per occupare la quale non ha però dovuto investire nulla in termini di tempo, né di studio, né di rischi ed in rapporto alla quale non porta alcuna responsabilità. C’è un solo modo per salire nella scala economica senza far nulla di più di quanto si dovrebbe fare comunque per se stessi, esso consiste nel diventare casalinga.
i Confessione di Sabina Guancia dell’ ‘Associazione per la famiglia’ di Milano, “La Repubblica”, 01.11.2003, p. 13.
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