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4.3b.2 Automanutenzione

L’emancipazione psicoemotiva esige che sia troncato ogni possibile rapporto di dipendenza con colui che predomina nell’universo morale. Ora, i maschi sono beneficiari e perciò stesso debitori di tutto quel lavoro di cura e di manutenzione che le madri prima e le partner poi hanno svolto e svolgono per loro. Il pannolino cambiato e la camicia stirata pesano nello stesso modo sul piatto della bilancia morale e minano nel profondo gli equilibri psicologici tra i Generi. Ora, mentre il debito che i maschi occidentali contraggono con il Genere rosa a causa della gravidanza e dell’accudimento rimane insolvibile può e deve invece essere evitato quello che deriva loro dalla manutenzione che ottengono da adulti (il parassitismo domestico) cui deve essere posto termine in modo netto e definitivo. 

Da dove nasca, chi produca e crei quel parassitismo nella cura è facilissimo da vedere, basti considerare che i figli maschi dei ragazzi padri imparano prestissimo ad arrangiarsi, già da adolescenti sono in grado di provvedere a se stessi e a sedici o diciassette anni non hanno più bisogno di nessuno. Le madri, e qui le italiane svettano, sono le uniche responsabili di questa educazione deformata che produce larve di uomini, parassiti sì, ma per lo stesso motivo totalmente vincolati alla cura femminile che pesa su di essi in termini di dipendenza individuale e di ricatto morale collettivo. Il danno prodotto sugli uomini dall’incoercibile volontà femminile di tenerli legati, di vietarne l’autonomia, di castrarne lo sviluppo, di mantenerli infantili e dipendenti grava su di essi in tutte le forme possibili. Se non si liberano di questo vincolo non possono attendersi autonomia morale e libertà psicologica. 

Le donne emancipate non hanno alcun obbligo nei confronti degli uomini e non sono tenute a fare alcunché per loro in nessun ambito. La moglie del muratore siciliano che rientra ogni due mesi dai cantieri del Nord non può esimersi dal lavargli i vestiti e neppure dal sesso, non è nelle condizioni di inventare mal di testa inesistenti, al suo diritto al mantenimento essa sente che corrisponde ancora un dovere ad onta della morale femminista e della conforme giurisprudenza. Ma per la donna occupata questo è finito, è la fine dello scambio tra sesso e denaro, tra mantenimento e cura, beninteso, nel senso che mentre sin qui al diritto corrispondevano doveri ora quello permane e i secondi sono scomparsi. E’ quindi giunta l’ora nella quale i maschi devono fare da soli in ogni cosa non solo perché a quel servizio non hanno alcun diritto ma perché non ne hanno più bisogno. Nell’era dell’Amorcontabile, non possono avere bisogno né di minestre riscaldate al fuoco del risentimento, né di camicie stirate con l’appretto del rancore, né dell’elemosina a letto. E di cosa abbiano bisogno gli uomini, se non oggi, domani, parleranno gli uomini.

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