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2.1.8 Colpa maschile

Nel caso del popolo tedesco, la cui responsabilità-colpa riguardo al Nazismo nessuno discute, se non relativamente al grado ed alla sua natura, la GNF indica che la colpa non è dei tedeschi in generale, ma, in quanto detentori del potere, dei maschi tedeschi. Il manifesto americano affisso nella Germania occupata, da cui prese spunto la riflessione di Jaspers, che proclamava: “Questa è la vostra colpa” non può infatti venir letto altrimenti che nel senso di: “Maschi tedeschi, questa è la vostra colpa”. D’altra parte la II Guerra Mondiale e l’Olocausto, pur rappresentando forme di crimini inaudite, non sono che momenti estremi di una catena storica di genocidi e guerre, “palestre maschili della morte”.19 Questa attribuzione di colpa deve dunque applicarsi a tutta la storia e ciò che vale per le guerre vale per ogni altro evento negativo della storia dell’Occidente e del mondo. 

In relazione alle loro responsabilità storiche i tedeschi sono chiamati da tutto il mondo a rinunciare a ciò che, nella loro cultura, ha generato e reso vincente il Nazismo, anche se non è agevole discernere, tanto in generale quanto nei dettagli, tutte queste cause e condizioni. Al tempo stesso ad essi non viene però chiesto di rinunciare alla loro arte, di cambiare la loro lingua, di adottare un’altra epistemologia o di condannare totalmente la loro storia, bensì di modificare, pur profondamente, la loro identità in quelle parti che si riconnettono alle cause degli eventi storici di cui sono stati protagonisti. Essi sono sotto processo per una parte del loro essere. Nella prospettiva femminista invece sono sotto processo tanto i valori maschili (che sono disvalori) quanto l’epistemologia maschile (che è errata) come la storia comprova. Ora, poiché quelli etico e cognitivo sono i due versanti dell’identità, essi sono sotto processo per la totalità della loro identità, per tutto ciò che essi sono. Dunque il genere maschile (almeno quello occidentale) è chiamato a rinunciare a ciò che esso crede siano i veri bisogni, la vera umanità, il vero bene, la vera conoscenza. L’ampiezza e la radicalità di questa attesa-pretesa non potrebbero essere maggiori. Dal dominio maschile nella storia occidentale segue che la responsabilità del male, nel suo insieme e nei dettagli storici del suo materializzarsi, è da assegnarsi ai maschi, l’accusa riguarda tutto quell’universale di cui gli stessi si sono appropriati, i colpevoli non hanno vie di fuga.

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