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4.1.12 Vendetta

A spiegazione dei sorprendenti avvenimenti ai quali assistiamo c’è un’ipotesi che sin qui non abbiamo considerato, quella della vendetta. Chiamare in causa rancore e risentimento come origine di quel che sta succedendo è in effetti troppo facile e non è elegante gettarsi direttamente su questo cliché, impugnare l’arma di questo luogo comune, risposta semplicistica alla domanda sul perché accada ciò che sta accadendo. C’è poi il problema degli Innominabili dando retta ai quali si dovrebbe ammettere, banalmente, che è davvero quella la fonte di queste stupefacenti novità e con ciò l’arcano sarebbe svelato sin troppo agevolmente. Secondo costoro, infatti, la storia non è che epifenomenologia dell’odio, madri del quale essendo l’invidia, la paura e il rancore, fonti inesauribili del Divenire, carburante degli Avvenimenti. E’ impossibile dargli ragione benché parli a loro favore una controprova: se dal lungometraggio della storia togliessimo le scene eruttate dall’odio non ci resterebbero in mano che pochi, miseri fotogrammi, spezzoni di un filmetto senza trama e - certamente - privo di quegli effetti speciali che ci incantano.

Nondimeno si può considerare l’ipotesi che sia davvero la vendetta la madre di questa rappresaglia mondiale, di questa volontà di rivalsa senza fine e quella, per definizione, corre a risanare il passato, a pareggiare conti, a saldare debiti, è dunque là, nel passato, che va cercata perché quello è il suo covo. Perciò chi volesse animare di questa prorompente energia un qualche gruppo di umani, un intero Genere contro l’altro, non avrebbe che da inventare un passato che parli degli infiniti torti, degli innumerevoli tormenti e degli sconfinati mali che questa parte del mondo ha subìto. Nessuna difficoltà: gli basterebbe far sua la Grande Narrazione Femminista in tutti i suoi tomi, i suoi capitoli, i suoi paragrafi e somministrarla senza tregua e senza pause alle generazioni nascenti, capillarmente e massicciamente, ogni santo giorno e con ogni mezzo perché quella è la storia di un male infinito, infinitamente esteso, infinitamente ramificato e profondo, patito da sempre e dovunque, perpetrato con lucida coscienza dai Predoni della Terra ad annichilazione della Bella Parte del Mondo. Dove trovare un racconto altrettanto vasto, dettagliato, magnificamente articolato, come inventare una storia più adatta all’evocazione di quella grande potenza che si chiama sete di vendetta? Generosa creatura che ha ricevuto uno e rende cento, che è stata colpita da dieci e restituisce a diecimila. Nessuno scandalo e nessuno stupore allora: cosa faremmo noi, istruiti e costruiti su quelle inconfutabili verità? Non ci lanceremmo anima e corpo verso l’Era della Vendetta? Non diverremmo, assetati di giustizia, strumenti di questo antico, giusto e sacrosanto rancore? Non daremmo noi il via alla ritorsione planetaria, alla faida universale? 
 
Plasmata dalla Grande Narrazione Femminista, erede di quel passato, formata nella sola verità che conosco, io, donna innocente del XXI Secolo, è così che farei. E voi? Voi, al posto mio, cosa fareste?

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