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2.3.1 Lo specchio magico

La GNF è il racconto del male patito dalle donne a causa degli uomini e perciò dovrà leggere ogni evento, ogni legge, ogni istituzione, ogni consuetudine, ogni mito, ogni dato storico come effetto e causa, esemplificazione e prova di quel male. La GNF, cioè la verità, deve dunque ricercare il male subìto dalle donne e a tal fine dovrà seguire inevitabilmente un percorso che prescinde totalmente dal rispetto di ogni principio e di ogni regola occupandosi, secondo utilità, delle cause trascurando gli effetti o, viceversa, di questi dimenticando quelle, mescolando intenzioni con conseguenze, scambiando diritti con doveri, leggendo ora in superficie ora nel profondo, occupandosi qui di quel che svela là di quel che nasconde, guardando al volto che sta dietro la maschera o occupandosi della maschera e trascurando il volto, qui analizzando ciò che appare, là ciò che l’apparenza dissimula. 

In un luogo darà peso alla luce, in un altro all’ombra, qui si fonderà sulle statistiche, là le ignorerà totalmente, in una pagina affermerà una cosa ed in quella successiva la negherà senza alcun vincolo di coerenza e senza scrupoli. Si pescherà dal più remoto passato come dalla cronaca di ieri, dall’Altrove e dall’Attuale, a discrezione. Si mescoleranno dati statistici con opinioni di isolati personaggi, parole di filosofi con slogan politici. Qui si guarderà a ciò che fu detto, là a ciò che si intendeva dire; qui a quel che fu taciuto, là a quel che fu gridato. In un dato comportamento si vedrà ora l’obbligo di un fare ora la possibilità di farlo, in una data situazione ora il potere ora invece l’onere che gli è connesso, in una carica ora il suo prestigio ora i suoi pericoli e la sua vanità. Di una data condizione si vedranno ora i vantaggi ora gli svantaggi, ora ciò che permette ora ciò che esclude, qui le fatiche necessarie per giungervi là invece la gloria che procura. Tutto dipenderà da un solo fattore: il Genere di cui si tratta. La misoginia, i privilegi e la colpa dell’uno, l’amore, la schiavitù e l’innocenza dell’altro.

Uno specchio magico trasformerà il bene in male ed il male in bene, il bello in brutto o il brutto in bello, l’utile in dannoso e viceversa, il dovere in possibilità, la possibilità in onere, l’onere in onore, l’onore in vanagloria, l’apparenza in realtà e la realtà in apparenza a seconda che il soggetto sia l’uomo o la donna. Così i successi maschili saranno veri e quelli femminili falsi, ovvero, quelli maschili saranno apparenze mentre saranno veri e sostanziali quelli femminili. Il vantaggio maschile prova del privilegio, quello femminile della capacità, della dedizione, degli sforzi. Quel poco che le donne hanno avuto nella storia fu concesso dagli uomini con spirito paternalistico, come forma di disprezzo, anzi no, fu conquistato con lotte invisibili, ma dure e tenaci. Tutto il potere è sempre stato degli uomini, anzi no, il vero potere, quello di salvare il mondo, è stato sempre in mani femminili. Un effetto è stato positivo ma ciò non significa nulla perché l’intenzione era cattiva, anzi no, il vero effetto a lungo andare è stato cattivo e ciò prova che cattiva fu anche l’intenzione.

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