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3.1.3 Oltraggiare un uomo

Il valore di una qualsiasi entità del mondo può venire misurato in forma negativa guardando al numero dei delitti morali e penali dei quali ci si può macchiare interagendo con essa. Vale perciò la pena di considerare in qual modo un maschio possa essere offeso, disonorato, oltraggiato da una donna giacché è facile essere innocenti quando non vi è modo di diventare colpevoli ed è facile non rendersi colpevoli quando colui che ci sta davanti non può essere oltraggiato perché il suo valore è così basso che l’operazione diviene impossibile: una pietra non può essere insultata né un insetto umiliato.

Cosa può dire o fare dunque quella donna che volesse davvero oltraggiare un uomo? Qualsiasi epiteto usi contro di lui non può essere considerato un’offesa ma la descrizione, tutt’al più colorita, della realtà. Apostrofato, chi dubita che il colpito sia egoista, cinico, infantile, bambinone, mammone, narcisista, violento, aggressivo, prevaricatore, tracotante, protervo, arrivista, insensibile, sciatto, incapace, presuntuoso, parassita, sfruttatore, maschilista, fallocratico e misogino?

Quanto al comportamento, non è ingannandolo sulla paternità, imponendogli figli non voluti o sopprimendogli quelli voluti, esasperandolo con i capricci, erodendone il capitale, sottraendogli il reddito che lo può oltraggiare. Non è separandolo dagli amici o imponendogli frequentazioni, cambi di residenza e professione, né pressandolo perché guadagni di più, né accusandolo di dedicarsi troppo al lavoro, né confrontandone capacità, doti e risultati con quelli altrui che lo può vilipendere. Non è negando la verità del suo racconto o irridendo alle sue sofferenze ed ai suoi mali che lo può dileggiare. Non è sottraendogli i figli o impedendogli di vederli o aizzandoli contro di lui o inventandosi maltrattamenti, abusi e incesti da allegare alle pratiche di divorzio che lo può calpestare. Non è colpendolo nei suoi desideri sessuali, ricattandone gli ormoni, né speculando sulla sua passione che lo può umiliare, anzi questa è precisamente l’area nella quale può civettare, stimolare, provocare e solleticare in piena legittimità morale e penale senza limiti e senza ritegno. Farsi corteggiare, spesare, portarselo a letto, solleticarlo, eccitarlo e sul più bello scaricarlo. Vi pare questo un oltraggio? Cosa può dunque fare una donna, cosa deve inventarsi per poter vilipendere un uomo? Forse il taglio del pene potrebbe finalmente suonare criminoso e oltraggioso se non risultasse invece ridicolo mentre l’escissione di una mammella non fa ridere nessuno.i Cosa c’è in lui che debba essere rispettato e della cui violazione ci si debba vergognare? Come e di cosa può rendersi colpevole una donna in questa stagione? Cosa vi è di sacro in un uomo?

i E’ appena il caso di notare che neanche la mutilazione di un animale suscita alcuna forma di ilarità, fatto che ha il valore di un trattato di psicologia sociale.

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