Top Slide Menu

2.2.1 Il senso di colpa

Alla colpa si accompagna spesso, ma non sempre, il senso di colpa che gli psicologi descrivono come un’emozione complessa, dolorosa, fondata sull’empatia, originantesi dalla percezione di un divario tra il comportamento atteso e quello messo in atto dall’individuo e che ha come effetto quello di porre l’interessato in un stato interiore spiacevole, in una condizione di disagio di variabile profondità. Il senso di colpa, lo dicono gli addetti ai lavori e lo sperimentiamo sulla nostra pelle, ci disturba, talvolta insopportabilmente, e ci spinge ad agire in senso compensativo, ci induce a riparare e a sanare.27 E’ una forma di apprensione che attende di essere sciolta, una tensione che aspetta di potersi liberare e risolvere, lo stato di un debitore insolvente di fronte al suo creditore. 

Il colpevole è in effetti un debitore su cui pesa l’onere di una compensazione, l’obbligo di un risarcimento da lui atteso come e talvolta più di quanto sia sperato dagli altri come prova il caso non infrequente dell’assassino che confessa il proprio sollievo al momento della cattura. La sola strada a disposizione del colpevole per limitare il suo debito consiste nel tentare di ridurre la portata delle responsabilità che gli vengono attribuite attraverso la giustificazione, processo che consiste nella esclusione o, almeno, nella riduzione della nostra responsabilità nei fatti imputatici per assenza di compartecipazione o per l’irrilevanza del nostro comportamento. Si corre a ridurre la portata del danno, a minimizzarne le conseguenze, si tenta di chiamarsi fuori del tutto o in parte correggendo la storia raccontata da chi ci colpevolizza, aggiustandone i contenuti. Così facendo però inneschiamo a nostra insaputa un processo che si avvita su se stesso. Giustificarsi significa infatti riconoscere all’altro il ruolo di giudice, il rango di arbitro della nostra colpevolezza e della nostra innocenza e perciò della nostra condizione morale. La giustificazione è dunque una trappola nella quale, di fatto, cadono ingenuamente tanto i maschi nella vita quotidiana quanto i mascolinisti nella loro azione. Gli uni e gli altri infatti corrono, in modi diversi, nella stessa direzione tentando di falsificare il contenuto della GNF che invece non è in alcun modo confutabile.

0 commenti:

Posta un commento

I messaggi anonimi non verranno pubblicati.
Inserire Nome nell'apposito campo