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3.2c.10 Inutili davvero?

E’ un fatto però che gli uomini non sono ancora diventati inutili del tutto, perché là dove esistono rischi per la salute, pericoli per la vita, là i maschi ci sono. Dove esistono rischi civili, possibili responsabilità penali, là c’è ancora posto per loro. Là dove i posti di lavoro da insegnante, impiegata, medico, avvocatessa, capitana, direttrice, magistrata non sono ancora sufficienti a garantire al genere femminile l’automantenimento universale, là dove c’è ancora bisogno economico di loro, sono ancora utili. Dove assolvono l’antica funzione di Macchine da Reddito, sono ancora utili e perciò in qualche misura amati. Là dove la continuazione del mondo richiede ancora il loro seme, non è possibile insinuare, suggerire, ed infine gridare   con voce che forse viene dal profondo   la loro inutilità assoluta, l’avvento della nuova era. Laddove e quando ci sia da celebrare la bellezza e l’incanto, dove vi sia da corteggiare e venerare, quando è il momento di ammirare e lodare non sono superflui. In quanto assolvono ancora la funzione di Paggi della Bellezza sono ancora preziosi e possono trovar motivo di sentirsi importanti. E’ falso dunque che gli uomini siano già diventati totalmente inservibili, nondimeno il pugnale della loro superfluità è diventato una spada da conficcare profondamente nella loro anima perché si vede bene che è questione di tempo ed il momento della loro inutilità totale verrà, è là all’orizzonte, perciò è già presente, è l’avvento della Nuova Era, l’alba della Nuova Razza. La zecca non l’ha ancora coniata, ma la moneta morale da spendere contro gli uomini è già in circolazione, ha pieno corso legale perché ha piena dignità morale e ce l’ha perché questa è una guerra etica nella quale si stabilisce la forma che il mondo deve avere. Inutili, dunque, ma inutili per chi?

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