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4.1.9 L'uomo nuovo

La costruzione del nuovo maschio, riplasmato interiormente, è l’obiettivo del femminismo. La conversione interiore è il prerequisito della nuova rivoluzione perché, come la storia dimostra, l’oppressione femminile ha avuto luogo sotto ogni sistema politico e all’interno di ogni forma economicai il che prova che la fonte di quel male va rinvenuta in una deviazione del genere maschile dall’ordine naturale, in un pervertimento che non solo ha condotto alla dannazione millenaria delle donne ma ha anche tradito la vera mascolinità deformandola in quella maschilità che gli uomini sentono come abito naturale e che invece è frutto di una degenerazione che deve essere risanata. 

La metamorfosi interiore corrisponde alla instaurazione di un nuovo ordine morale da tutti condiviso e un nuovo ordine morale non è altro che un diverso stato emotivo collettivo del quale ogni individuo assume i caratteri e dal quale mutua la forma. E’ l’obiettivo del Grande Fratello di Orwell che si prefiggeva il controllo e l’adeguamento al nuovo ordine degli stati psichici di tutti gli individui essendo garantito che, una volta foggiata in modo mirato l’interiorità dei singoli, quella nuova forma si tradurrà in comportamenti adeguati e confacenti, una nuova pianta per nuovi diversi frutti. 

Benché quell’inquietante risultato possa difficilmente esser raggiunto non è ozioso tratteggiare la figura di quello che potrebbe essere l’uomo nuovo se mai quel processo dovesse protrarsi per decenni giacché parte di quel che può avvenire potrebbe essere già accaduto a nostra insaputa. Tratteggiamo dunque un profilo possibile degli uomini della nuova era.

i E’ questo uno dei concetti centrali espressi da P. Bourdieu ne Il dominio maschile, Feltrinelli, Milano 1988 .

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