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3.4.7 Spogliatoi

Anni fa le giornaliste sportive americane scatenarono una campagna contro la regola che vietava loro di accedere agli spogliatoi maschili prima che gli uomini si fossero vestiti. In pochi mesi la battaglia fu vinta ed esse ebbero accesso diretto senza preavviso ai locali dove gli atleti girano nudi. Cosa potevano opporre gli uomini ad una simile pretesa se non il fatto che l’esser visti nudi contro la loro volontà li metteva a disagio? Solamente questo poteva rappresentare una ragione di opposizione a quella pretesa dal momento che il solo motivo di limitazione del comportamento risiede nel male che esso produce su qualcun altro. Tutta la battaglia femminista per la repressione del comportamento maschile ha il suo fondamento nelle sofferenze che i maschi procurano alle femmine ma gli atleti americani non poterono far più che balbettare perché la dichiarazione esplicita “questo ci fa del male” non poteva essere usata e non lo poteva proprio in quanto quel male non è una buona ragione per porre limitazioni al comportamento femminile. Le sofferenze maschili non sono opponibili alle donne, sta ad esse, secondo la sensibilità individuale, tenerne conto, se vogliono, se invece non vogliono, pazienza.


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